Una particolare ipotesi relativa a Cecilia Sala in politica sta facendo molto discutere. Ecco quale piano ci sarebbe.
Una carriera in politica per Cecilia Sala. Sembra impossibile ma l’ultima voce relativa alla giornalista, sfortunata protagonista della detenzione in Iran con annessa successiva liberazione, sta circolando con insistenza. Davvero curiose le modalità con le quali la donna potrebbe ritrovarsi a dare inizio ad una “nuova vita”.
Cecilia Sala: dalla detenzione in Iran alla politica
Dopo aver raccontato la detenzione in carcere in Iran, Cecilia Sala torna ad essere protagonista dell’attualità nostrana. Non solo per il suo lavoro recente, compresa un’intervista al leader ucraino Zelensky, ma anche per un ipotetico futuro nel mondo della politica.
L’indiscrezione è stata riportata in queste ore da Il Giornale che ha ipotizzato quello che sarebbe una sorta di “piano” della leader del Partito Democratico, Elly Schlein, per la giornalista. La segretaria Dem vorrebbe vedere la Sala addirittura candidata sindaco… a Milano.
I dettagli sulla possibile candidatura
Dando uno sguardo alle indiscrezioni riportate da Il Giornale, pare proprio che la Schlein voglia a tutti i costi dare una sorta di “nuova vita” a Cecilia Sala facendole, di fatto, prendere il posto dal 2027 al sindaco di Milano, Beppe Sala.
“Una Sala (Cecilia) dopo un Sala (Beppe)? Sembra fantapolitica, ma l’ipotesi è stata davvero affacciata e discussa, assai riservatamente, al Nazareno: provare a proporre alla giovane giornalista, appena liberata dal sequestro di Stato degli ayatollah, di diventare la candidata di Elly Schlein a Milano”, si legge sulle pagine della versione online de Il Giornale.
Tra i dettagli forniti dal quotidiano, si legge ancora su quella che, va precisato, è solo una ipotesi/indiscrezione: “[…] nelle ore successive al rilascio della giovane giornalista, nella strettissima cerchia schleiniana si è affacciata la pazza idea: perché non provare a ‘scippare’ a Meloni l’ondata di popolarità seguita al rilascio? Elly non è nuova a questi tentativi di cavalcare i ‘casi’ da prima pagina: lo fece alle Europee con Ilaria Salis (ma fu fermata dalla rivolta di mezzo Pd e bruciata sul tempo da Avs) e con il padre di Giulia Cecchettin (che declinò elegantemente e con un certo fastidio) […].
Staremo a vedere se la Sala vorrà intervenire su questa voce o meno. Certo è che l’indiscrezione sta facendo già molto discutere.